Fondo Valerio Cianfarani

Valerio Cianfarani (Roma 1912-1977)
Valerio Cianfarani

Si laurea in Lettere presso l’Università di Roma nel 1935 con una tesi di Topografia dell’Italia antica. Nel 1941 supera il concorso per la qualifica di Ispettore aggiunto e intraprende la carriera alle dipendenze dell’Amministrazione di Antichità e Belle Arti. Dopo l'esperienza professionale a Taranto (1942) e poi presso la Soprintendenza alle Antichità dell'Etruria Meridionale (1943), il primo ottobre 1947 Valerio Cianfarani è assegnato a Chieti con l’incarico di reggente della Soprintendenza alle Antichità degli Abruzzi e del Molise, dove rimane fino al 1973.

Nel corso della sua intensa carriera presso la Soprintendenza teatina, Cianfarani ha dato grande impulso alle ricerche e agli scavi sistematici delle più importanti aree archeologiche abruzzesi e molisane (Alba Fucens, Amiternum, Corfinium, Iuvanum, Saepinum, Pietrabbondante, Teate, ecc.) contribuendo con una minuziosa divulgazione scientifica a far conoscere le vicende storiche e archeologiche dell'Abruzzo antico.

A lui si deve inoltre l’istituzione del Museo Archeologico Nazionale di Chieti, inaugurato nel 1959, dove è riuscito a riportare definitivamente, restituendoli alla loro terra di provenienza, capolavori artistici dispersi nei vari musei italiani, tra cui il celebre Guerriero di Capestrano, precedentemente esposto presso il Museo di Villa Giulia; i rilievi del monumento teatino di Lusius Storax; il monumento sepolcrale di Amiterno dal Museo Nazionale Romano.

Nel 1960 Valerio Cianfarani è tra i principali promotori della nascita della Facoltà di Lettere e Filosofia ed è componente del Consorzio Universitario Provinciale per la istituzione della libera università di Chieti, primo nucleo dell’attuale Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara, presso la quale nel 1961 è incaricato di tenere gli insegnamenti di Archeologia e storia dell’arte greca e romana e di Topografia dell’Italia antica, incarico che ricopre con passione fino 1968.

Per ulteriori approfondimenti: “Valerio Cianfarani e le culture medioadriatiche”, Chieti-Teramo 27-29 giugno 2008, Atti del Convegno a cura di E. Ceccaroni, A. Faustoferri, A. Pessina, in Quaderni di Archeologia d’Abruzzo, 2/2010 (2012), Firenze Edizioni All’insegna del Giglio.

in particolare i contributi di:

Adriano La Regina, Valerio Cianfarani e le antichità d’Abruzzo (pp. 11-12).

Adele Campanelli, Valerio Cianfarani Archeologo (pp. 13-14).

Luciana Tulipani, Valerio Cianfarani: un profilo biografico (pp.15-21).

Giovanni Aloé, Valerio Cianfarani: una vita di studi appassionati (pp. 23-26.

Fondo

Il fondo, trovato in deposito presso l’ex Istituto di Archeologia, riunisce il materiale documentario utilizzato come strumento per supportare la didattica e per lo studio delle discipline di Archeologia e Storia dell’Arte greca e romana e di Topografia dell’Italia antica, insegnamenti tenuti entrambi da Valerio Cianfarani presso l’Ateneo abruzzese negli anni accademici 1964-1965, 1965-1966, 1966-1967.

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