I GEOLOGI DEL DiSPuTer: ATTIVITA' | EVENTI | PARTECIPAZIONI | CONSORZI | TASKFORCE | Giovedì 26 ottobre 2023 Presentazione della Guida Frane d'Italia

19 Ottobre 2023

 

Giovedì 26 ottobre 2023, ore 09:00-13:30, con il Patrocinio del Consiglio Regionale dell’Abruzzo

PRESENTAZIONE GUIDA FRANE D’ITALIA

edita a cura dell’Associazione Italiana di Geologia Applicata e Ambientale

SALA IPOGEA, Consiglio Regionale Regione Abruzzo, Via Michele Iacobucci, Palazzo dell’Emiciclo - L’Aquila

COMITATO ORGANIZZATORE

SESSIONE UNICA: “ Il Dissesto Geo-Idrogeologico: LE FRANE D’ITALIA ”

Coordina: Prof. Nicola Sciarra (DiSPuTer)

LA PARTECIPAZIONE ALL'EVENTO DARÀ DIRITTO A N.3 CREDITI APC PER GLI ISCRITTI ALL'ALBO UNICO DEI GEOLOGI

CONSORZIO HPC4DR High-Performance Computing for Disaster Resilience
Consorzio HPC4DR: supercalcolo, machine learning e intelligenza artificiale per la riduzione del rischio di disastri naturali e di origine antropica. 

Il Consorzio HPC4DR (High-Performance Computing for Disaster Resilience) riunisce enti pubblici di ricerca e università con lo scopo di realizzare un centro di competenze per la riduzione dei rischi connessi ai disastri dovuti a fenomeni naturali o di origine antropica, caratterizzato dall’uso di un’infrastruttura tecnologica di calcolo ad alte prestazioni.

Fanno parte del Consorzio le otto università di Abruzzo, Marche e Molise e quattro tra i principali enti pubblici di ricerca italiani, operanti anche nel territorio delle tre regioni:

  •  Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)
  •  Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF)
  •  Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN)
  •  Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
  •  Gran Sasso Science Institute (GSSI)
  •  Università degli Studi dell’Aquila
  •  Università degli Studi del Molise
  •  Università degli Studi di Camerino
  •  Università degli Studi di Macerata
  •  Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”
  •  Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara
  •  Università Politecnica delle Marche

L'infrastruttura di calcolo HPC di cui si avvarrà il Consorzio è ospitata presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN ed è costituita dalle macchine di calcolo acquisite dalla dismissione del sistema Galileo del CINECA, uno dei maggiori centri di calcolo in Italia, tra i più importanti e potenti supercomputer a livello mondiale.

Ispirato dai principi del Sendai Framework for Disaster Risk Reduction – il quadro di riferimento 2015-2030 delle Nazioni Unite per la riduzione del rischio di disastri – e in accordo con i programmi nazionali e internazionali in cui l’Italia è impegnata, il Consorzio HPC4DR vuole promuovere la partecipazione della comunità scientifica ai processi di analisi, comprensione e mitigazione dei rischi connessi ai disastri naturali e antropogenici, alla progettazione e realizzazione di misure di prevenzione, alle azioni di mitigazione dei danni e al rafforzamento dei processi di resilienza, rigenerazione, ricostruzione e sviluppo sostenibile.

Il Consorzio HPC4DR è un centro di competenza territoriale tematico e, attraverso i propri consorziati, è collegato con il Centro Nazionale di Ricerca in HPC, Big Data e Quantum Computing (ICSC), partecipando così alle attività nazionali ed internazionali sulle infrastrutture di calcolo ad alte prestazioni.

Il Centro Nazionale ICSC si occuperà di ulteriori ampliamenti e adeguamenti della struttura di calcolo HPC. 

Il 13 ottobre 2023 in occasione della Giornata internazionale per la riduzione del rischio di disastri si è svolta la  presentazione ufficiale del Consorzio HPC4DR (High Performance Computing for Disaster Resilience) alla stampa e alla comunità locale e nazionale presso la sede dell'Università degli Studi dell'Aquila (Palazzo Camponeschi). L’Ateneo di Chieti-Pescara è stato rappresentato dal professor Nicola Sciarra (DiSPuTer), componente del Consiglio direttivo, e dalla prof.ssa Giovanna Vessia (InGeo), componente del Comitato scientifico del Consorzio.

Task-Force europea dedicata allo studio degli effetti cosismici generati dai potenti terremoti

La professoressa Federica Ferrarini, docente di Geologia strutturale, e il dottor Simone Bello, assegnista di ricerca, afferenti al Dipartimento di Scienze Psicologiche della Salute e del Territorio (DiSPuTer), nonché membri attivi del Centro interUniversitario per l'analisi Sismotettonica Tridimensionale” (CRUST), faranno parte di una Task-Force europea dedicata allo studio degli effetti cosismici generati dai potenti terremoti (Magnitudo 7.8 e 7.5) che hanno colpito Turchia e Siria il 6 febbraio scorso.

Questa attività si inserisce all'interno del più ampio quadro del progetto “EuQuaGe”, un'iniziativa europea mirata alla costituzione di una Task-Force con competenze nel campo della geologia e sismologia, finalizzata all'intervento e all’assistenza in situazioni di emergenza e post-emergenza sul territorio europeo durante una crisi sismica.

L'iniziativa “EuQuaGe” coinvolge oltre 40 ricercatori provenienti da 36 istituti scientifici (Università, Centri di ricerca e Istituti geologici) appartenenti a 18 Paesi europei.
 
La prima di queste missioni internazionali, focalizzata sulla Turchia e coordinata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) in cooperazione con l’Autorità per la gestione delle emergenze e dei disastri del Ministero degli Interni turco (AFAD), si svolgerà dal 22 al 29 ottobre 2023. Alla missione parteciperanno 18 ricercatori provenienti da Italia (CNR, CRUST-DiSPuTer, INGV, ISPRA), Francia (IRSN), Portogallo (LNEG) e Turchia (AFAD) che opereranno insieme nell'area epicentrale del terremoto turco del febbraio 2023.
L'obiettivo principale di questa prima spedizione è condividere metodologie di raccolta dati relativi agli effetti cosismici superficiali, seguendo protocolli concordati.
 

<L’effetto cosismico superficiale - spiega la professoressa Rita de Nardis, docente di Geofisica della terra solida e Direttore del CRUST del nostro Ateneo- rappresenta la "cicatrice" permanente che il terremoto può lasciare sul paesaggio e può estendersi anche per centinaia di chilometri. Queste manifestazioni superficiali possono causare danni importanti alle strutture strategiche e agli edifici situati nelle loro vicinanze. Per questo motivo, i dati raccolti in queste campagne sono estremamente utili per gli studi sulla geologia dei terremoti e per la valutazione della pericolosità sismica.>

<L’iniziativa - spiega il professor Francesco Brozzetti, docente di Geologia strutturale e Coordinatore del CRUST Emergency Group di Ud’A- si innesta su un progetto di ampio respiro, finalizzato a far confluire le attività di EuQuaGe, per intervento in emergenza e post-emergenza durante le crisi sismiche in tutto il territorio UE, sotto il coordinamento della Protezione Civile Europea.>

<Il Dipartimento di Scienze Psicologiche, della Salute e del Territorio - spiega il professor Nicola Mammarella Direttore del DiSPuTer - è coinvolto su più fronti nella gestione di questo tipo di iniziative di alto livello e supporta, attraverso fondi dedicati, le attività dei suoi ricercatori impegnati nella task-force>.