INGENIUM Alliance: Il professor Marcello Costantini, docente del DiSPuTer, è il coordinatore per l’Ateneo “G. d’Annunzio” del Progetto finanziato dall'Unione Europea con un contributo di 15 milioni di euro
I rappresentanti di tutte le università partner di INGENIUM
L'Unione Europea ha finanziato con un contributo di 15 milioni di euro il Progetto INGENIUM per la realizzazione di una Università Europea.
L'Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara è uno dei 10 Atenei che compongono l'alleanza transnazionale per l’implementazione del progetto nei prossimi quattro anni insieme all’Università di Oviedo (Spagna), l’Université de Rouen Normandie (Francia), il Karlsruhe Institute of Technology (Germania), il Munster Technological Institute (Irlanda), l’ University of Skövde (Svezia), la South-Eastern Finland University of Applied Sciences (Finlandia), la Sofia Medical University (Bulgaria), la Gheorghe Asachi Technical University of Iasi (Romania) e l’University of Crete (Grecia).
Dal 24 al 26 gennaio scorsi, ad Oviedo (Spagna), si è svolto il Kick off Meeting di INGENIUM, alla presenza del Rettore della locale Università e dei rappresentanti degli altri Atenei coinvolti.
Il progetto prende le mosse da una delle priorità dell’Unione Europea per il periodo 2021-2027, che prevede la creazione di 60 Università Europee.
Il professor Marcello Costantini, docente del DiSPuTer, è il coordinatore del Progetto per l’Ateneo “G. d’Annunzio” in collaborazione con un gruppo di lavoro composto dalle professoresse Francesca Ferri, Enrichetta Soccio, Francesca Scozzari, dal professor Maurizio Bertollo e dal dottor Glauco Conte, responsabile del Settore Internazionalizzazione ed Erasmus.
"Lo scopo di INGENIUM - spiega il professor Marcello Costantini - è di consolidare e istituzionalizzare la cooperazione internazionale tra i partner in didattica, ricerca e terza missione, inclusa la transizione ecologica. INGENIUM – sottolinea il professor Costantini - sarà in grado di rilasciare titoli di studio europei, aumentare la competitività della ricerca nello spazio europeo e aumentare le sinergie tra università e mondo del lavoro non solo nei contesti locali, ma a livello internazionale”.